Scritto da: redazione CDigital
Come fare Content Markting nelle Pmi: un caso di successo
Il Content Marketing, o Marketing dei contenuti di qualità, è sempre più apprezzato dalle piccole e medie imprese.
Costituisce infatti un approccio ideale per chi si rivolge a specifiche nicchie di mercato e vuole distinguersi puntando sulla creazione di contenuti molto specifici e rivolti ad un pubblico ben definito.
Abbiamo intervistato Paolo Cherchi, Temporary Manager esperto di marketing e finanza per approfondire alcuni aspetti relativi al Content Marketing e arricchirli con la testimonianza della sua esperienza personale.
Importanza di investire nel Content Marketing per una Pmi
Caro Paolo, data la tua esperienza come Temporary Manager, ritieni utile per una Pmi investire in una strategia di Content Marketing, piuttosto che utilizzare i sistemi tradizionali di marketing?
“Innanzitutto definiamo meglio che cosa si intende per Content Marketing. Ecco come lo definisce Joe Pulizzi, Fondatore del Content Marketing Institute:
“L’approccio di marketing strategico per la creazione e la distribuzione di contenuti utili, pertinenti e coerenti per attirare e acquisire un pubblico chiaramente definito, con l’obiettivo di favorire un’azione redditizia per i clienti”
Investire nel Content Marketing è sempre più importante per svariate motivazioni:
- consente alle aziende di aumentare la loro brand reputation: il cliente ricerca, sempre di più, su internet le prime informazioni per i suoi acquisti ed esservi presenti è fondamentale.
- permette l’aumento di fatturato.
- riveste un’importanza di carattere strategico in quanto spinge le imprese verso un cambiamento di mentalità e quindi ad una crescita complessiva.
- può rappresentare una barriera all’entrata ma, se superata, genera un importante vantaggio competitivo.”
L’esperienza personale in una Pmi
Avresti un caso applicativo da raccontarci che riguarda la realizzazione di un progetto di Content Marketing?
“A titolo esemplificativo posso raccontare l’esperienza che ho svolto come Temporary Manager in un’azienda italiana che opera nel campo dell’edilizia civile.
L’impresa ha sempre utilizzato il marketing tradizionale. A causa di una significativa inflessione del fatturato, si è creata una situazione di tensione economico-finanziaria. Era quindi necessario intervenire operativamente per evitare di sfociare in una crisi aziendale.
Grazie ad una iniziativa sostenuta da 4.Manager e condotta da CDiManager, abbiamo potuto dare avvio ad un progetto di cambiamento e ammodernamento. Il mio compito è stato quello di individuare le cause del peggioramento e trovare soluzioni rapide per rilanciare l’impresa.
Invece di impiegare preziose risorse economiche per effettuare un intervento molto invasivo e monolitico, ho puntato sul Marketing Digitale e ho adottato una strategia incrementale in modo da dare segnali in tempi brevi e a basso costo.
Per prima cosa ho individuato un consulente di marketing specializzato per portarlo in azienda e successivamente ho eseguito dei test sulle campagne pubblicitarie in modo da osservare il feedback dell’audience.
I risultati sono arrivati subito sia in termini di contatti, sia di lead, sia di vendite.
Ad oggi sono stati inseriti in azienda due nuove figure: uno specialist per gli aspetti strategici e un altro consulente per curare gli aspetti di branding, social e relazione con i clienti.”
Quali sono, invece, le difficoltà che hai riscontrato tu in questa esperienza?
“La principale difficoltà riscontrata è stata l’assenza di una rete di professionisti a cui rivolgersi per poter condividere valori e opinioni.
A questo si è aggiunta la limitata presenza di competenze per intraprendere il percorso di trasformazione digitale.”
Content marketing nella Pmi: cambiare con l’aiuto di un Temporary Manager
Perché un’azienda fortemente legata al marketing tradizionale potrebbe decide di cambiare radicalmente la prospettiva e il modo di operare?
“Nel caso particolare che ho citato, la spinta è stata data indubbiamente dalla forte crisi finanziaria in cui era precipitata l’azienda.
In generale gioca un ruolo fondamentale l’abilità del manager nel trasmettere all’azienda l’importanza di modificare la propria mentalità; questo permette loro di velocizzare il lavoro ed essere più affidabili nel rispettare tempi e contenuti da fornire.”
Quali sono le maggiori barriere in cui può incorrere un’impresa? Sotto quali aspetti può offrire il maggior contributo un Temporary Manager?
“La principale barriera che l’imprenditore tradizionale incontra quando entra in contatto con questo mondo è data dal linguaggio: molto veloce, caratterizzato da acronimi e codici.
Un’ulteriore difficoltà sta nel riuscire a comprendere e ad investire in qualcosa che sembra inutile e apparentemente lontano dal concetto di vendita.
I risultati arrivano, ma non sono immediati e per ottenerli l’azienda deve intraprendere un percorso di digitalizzazione.
Il Temporary Manager è la persona più adatta per favorirlo: il suo compito è quello di far si che i nuovi principi da lui apportati permeino all’interno dell’azienda e vengano portati avanti anche dopo la conclusione del suo lavoro.”
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Paolo Cherchi
Laureato in Economia e Commercio, dirigente d’azienda e imprenditore.
Ex dirigente dell’agenzia di sviluppo BIC Sardegna, attualmente temporary manager di ARAS Sardegna..
Consulente di direzione aziendale nel business planning, strategia, marketing e finanza.
Promotore della Biancospino S.r.l, azienda agricola che produce e commercializza alimenti biologici (miele e formaggi).
Ex componente del Consiglio direttivo di Federmanager Sardegna, di EURADA e del Comitato regionale della Federazione Italiana Nuoto.
Vicepresidente della Rari Nantes Cagliari, atleta master di nuoto in acque libere ed ex atleta agonista nella pallanuoto.