Scritto da: Riccardo Nicoletti – Export Manager di Espansione Marketing SpA
Il fenomeno delle fiere virtuali
Vorrei condividere alcune riflessioni legate alla mia esperienza personale vissuta in questo periodo di lockdown. Opero da circa diciotto anni nel campo della strumentazione per oftalmologia e in qualità di export manager partecipo ai maggiori eventi internazionali di settore.
Tutti i congressi e tutte le fiere, sono stati cancellati, a causa dell’attuale situazione di emergenza. Non solo, anche quelli in agenda per la fine dell’anno sono stati soppressi per motivi precauzionali. Tutti gli eventi espositivi e congressuali si sono convertiti in occasioni di incontro di tipo virtuale. L’organizzatore mette a disposizione uno “stand virtuale”, dove è possibile inserire immagini, video, brochure in formato pdf ed è possibile utilizzare delle chat singole o di gruppo per comunicare con i visitatori.
La versione digitale dell’evento non sarebbe neanche tanto male e d’altra parte non esistono nemmeno tante altre alternative. Quello che però mi dà da pensare, è il fatto che la soluzione virtuale proposta dall’organizzatore ha lo stesso costo dello stand fisico del congresso originale.
Il valore del contatto diretto con i visitatori
Personalmente non credo che il gioco valga la candela. Il congresso “fisico” permette un flusso di visitatori che “toccano con mano” gli strumenti. consente ai visitatori di “fare un giro” e di vedere le novità degli espositori presenti e, soprattutto, permette di stringere o consolidare relazioni interpersonali che sono sempre alla base di ogni business.
Tutto questo non avviene durante un’occasione virtuale.
Leggo in questi giorni di un importante congresso che raduna di solito diverse centinaia di espositori, mentre ora in modalità virtuale non arriva ad averne un centinaio.
L’esperienza Covid-19 ci ha permesso di imparare tante cose. Le piattaforme di meeting digitali ci hanno consentito di incontrarci a distanza, parlare e discutere e ci hanno permesso di partecipare a lezioni e seminari. Ritengo che questi ultimi siano una chiave vincente e un ottimo strumento di supporto al marketing e alla formazione aziendale.
Durante il periodo in cui siamo stati chiusi in casa siamo diventati degli esperti fruitori di piattaforme tipo Zoom, Teams, anche grazie all’uso che ne hanno fatto i nostri figli come studenti. Ricordiamoci che queste piattaforme hanno costi di utilizzo irrisori e consentono di fare cose eccezionali.
Una soluzione alternativa alle fiere virtuali
Quindi, per me che opero in oftalmologia, piuttosto che spendere 1000 in uno stand virtuale del quale non conosco la reale efficacia, preferisco ingaggiare dei nomi prestigiosi dell’oftalmologia, pagarli 100, organizzare un webinar che mi costa 10, ed invitare tutti i miei distributori per 1 ora di incontro. Sono convinto di ottenere un ottimo risultato, considerando anche il fatto che posso utilizzare successivamente la registrazione del webinar ed inviarla a chi non ha partecipato.
Viviamo tutti con la speranza di tornare presto alle nostre consuetudini, ovvero viaggiare e partecipare a fiere e congressi in tutto il mondo; nel frattempo possiamo mettere a frutto la nostra conoscenza di questi mezzi digitali, passando da meri fruitori a produttori di contenuti e, nel caso, possiamo anche avvalerci di un Social Media Manager. Infatti, almeno per un periodo iniziale, può essere utile un intervento temporaneo di un esperto di settore che aiuti a sviluppare la presenza dell’azienda nel Digitale. In questo modo sarà possibile procedere con un piano ragionato, efficace e compatibile con il budget a disposizione.
Non dobbiamo però nasconderci sempre davanti ad uno schermo e spero di incontrarvi presto tutti da qualche parte. Non importa dove!